Lectio magistralis

I 75 anni della Costituzione italiana

Alfonso Celotto, Professore Ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi Roma Tre

Come disse Piero Calamandrei, “è un errore formulare gli articoli della Costituzione collo sguardo fisso agli eventi vicini, agli eventi appassionanti, alle amarezze, agli urti, alle preoccupazioni elettorali dell’immediato avvenire in mezzo alle quali molti dei componenti di questa Assemblea già vivono. La Costituzione deve essere presbite, deve vedere lontano, non essere miope”. A distanza di 75 anni dalla sua entrata in vigore, la nostra Costituzione ha bisogno di un bilancio per capire quali sono stati i suoi punti di forza e quali siano invece i nodi da ripensare, in un’ottica di sviluppo.

Centrali nel corso della mattinata sono state le riflessioni sull’attualità dei valori espressi dalla carta costituzionale. Esercizio condotto anche per il tramite della lectio magistralis dal titolo “I 75 anni della Costituzione italiana” tenuta da Alfonso Celotto, Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli studi Roma Tre.

L’unica volta che la Costituzione usa il termine ‘fondamentale’ – ha detto il docente universitario in un passaggio del suo intervento – lo fa per riferirsi alla salute come diritto fondamentale, lo Stato italiano spende circa 130 miliardi l’anno per il sistema sanitario. L’organo costituzionale più importante è la scuola, fondamentale per fornire ai cittadini gli strumenti di partecipazione alla democrazia, lo Stato spende circa 60 miliardi l’anno per la scuola”.

L’Italia di oggi – ha detto ancora il noto costituzionalista – è molto diversa dall’Italia del ‘46, questo è grazie ai diritti sociali della ‘rivoluzione promessa’. Da almeno 40 anni si parla di riforma, che sono fondamentali ma sistematicamente non vengono portate a termine perché in 75 anni di Repubblica abbiamo avuto 69 governi, durati in media 14 mesi. Se si resta in carica 14 mesi non vi è alcuna possibilità di governare realmente”.

Presentazione della Fondazione Next Generation EuroPA

Promuovere una riflessione democratica e inclusiva sui valori che contraddistinguono l’Europa e, in particolare, sulla specificità che può assumere la pubblica amministrazione nel portare avanti la cultura europea. Questo l’obiettivo che intende perseguire la Fondazione “Next Generation EuroPA”, costituita il 9 maggio scorso e presentata questa mattina nel corso della seconda giornata di “forum Civica: uno sguardo ai valori etici, morali e civici che guidano la Pubblica amministrazione”.

La Fondazione, che è nata in concomitanza con la Giornata dell’Europa, è presieduta da Marcello Ralli, che vanta una ventennale esperienza nella Pubblica Amministrazione, e intende mettere in campo una serie di attività volte a valorizzare la coesione e la vita sociale, produttiva ed economica dei territori e formare ed educare i cittadini e le nuove generazioni anche attraverso strumenti come borse di studio e progetti di innovazione e destinati alle scuole, anche in collaborazione con le istituzioni europee, nazionali e locali.

 

Lo spirito che ha contraddistinto la nascita di questa fondazione – ha detto Giuseppina Tofalo, Avvocato e membro fondatrice della Fondazione “Next Generation EuroPA” – è quello di volgere l’attenzione a quelli che sono i nostri ideali e provare a trasmetterli. Promuovere una cittadinanza attiva, abbracciando i valori costituzionali e quelli dell’Europa, da qui il nome della Fondazione. Vogliamo puntare l’attenzione sulla cultura, formando la prossima classe dirigente”.

Nicola Tonveronachi, Amministratore delegato di Centro Studi Enti Locali spa, ha messo l’accento sulle ragioni per le quali l’azienda da lui guidata ha deciso di supportare attivamente l’organizzazione di questa iniziativa: “L’adesione a forum Civica e alla fondazione da parte di Centro Studi Enti Locali, è prova del fatto che anche in una società commerciale possa nascere la volontà di mettere in campo una serie di iniziative completamente no profit, con il solo obiettivo di promuovere e diffondere valori etici e morali condivisi dai membri del nostro gruppo di lavoro”.

Tavola rotonda

Un dialogo sull’etica che guida la Pubblica Amministrazione

  • Claudio Galtieri – già Procuratore generale della Corte dei conti
  • Andrea Bosi – Vicepresidente di Avviso Pubblico  
  • Francescomaria Tedesco – Professore di Filosofia politica presso l’Università di Camerino
Chi assume un incarico pubblico in Italia si impegna, tra le altre cose, ad osservare lealmente la Costituzione e le leggi e ad adempiere ai doveri del proprio ufficio nell’interesse dell’amministrazione per il bene pubblico. Quanto è attuale e radicata la percezione di questo impegno verso la collettività nel mondo dei dipendenti pubblici italiani? Quanto la nostra Pubblica Amministrazione è in grado di creare circuiti virtuosi che spingano i dipendenti a percepire l’importanza di questa funzione? Senso civico, bene comune, valori etici e morali saranno al centro della tavola rotonda che ha come obiettivo quello di indagare il ruolo che la Pubblica Amministrazione assume o dovrebbe assumere nel fare il “bene” dei cittadini.

Questo evento – ha detto Lucia Pecorario – Public Relations Officer Parlamento Europeo – arriva nella settimana del giorno dell’Europa. Oggi una guerra ai confini dell’UE ci porta a riflettere ancora una volta sui valori di democrazia che il progetto europeo porta con sé. Solo insieme, come comunità, possiamo superare le grandi sfide. Noi siamo convinti che sia l’Europa la risposta alle grandi sfide che ci attendono, è qualcosa che abbiamo costruito e abbiamo il compito di continuare a costruire insieme”. La rappresentante del Parlamento UE ha evidenziato come l’istituzione sia quella che, a livello comunitario, ha un legame più stretto in assoluto con i cittadini. “In un momento in cui si registra un allontanamento dei cittadini dalle Istituzioni – ha detto ancora Pecorario – siamo chiamati ad ascoltare ancora di più i loro bisogni e a mettere in atto un inevitabile processo di rinnovamento”.

Secondo Claudio Galtieri, Presidente onorario della Corte dei conti, in Italia da decenni si è perso il senso del confine. “Tutto è possibile, non esiste una linea netta di demarcazione tra ciò che si può e non si può fare. È su questo che bisogna costruire una cultura sin dalle scuole elementari. Durante la mia carriera mi sono capitate situazioni in cui persone che ‘hanno detto di no’ e hanno denunciato irregolarità e episodi di malaffare sono state demansionate o isolate”.

Monologo teatrale

Noi siamo il suolo, noi siamo la Terra

Monologo per una cittadinanza planetaria di e con Roberto Mercadini

Roberto Mercadini (Cesena, 1978), narratore, autore-attore, scrittore, poeta e divulgatore, si esibisce in tutta Italia con i suoi monologhi che spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità.

Sinossi

Sapevate che i pipistrelli, ogni anno, danno un contributo all’economia degli U.S.A. paragonabile al fatturato della Microsoft? E che il deserto del Sahara fertilizza la foresta Amazzonica? Cosa hanno in comune gli astronauti della NASA e gli antichi asceti indù?

Paradossi, personaggi stralunati, storie comiche e spiazzanti. Un monologo in apparenza visionario, ma basato su dati rigorosamente scientifici: per riflettere sul legame strettissimo fra ecologia ed economia, su cosa sia un ecosistema, su come ecosistemi apparentemente lontani interagiscano fra loro.

Perché forse le cose che sembrano più lontane, in realtà, si toccano. E ciò che è più urgente si può dire e capire ridendo.

Monologo teatrale

Ritrovarsi nella natura

Visita all’Eremo di Camaldoli
Escursione nel Parco delle Foreste casentinesi