Il programma dell'edizione 2025

Coltivare la democrazia
La terza edizione di forum Civica nasce dalla volontà di avviare una riflessione profonda su quanto la Pubblica Amministrazione debba porsi come principale attore per la tutela dei valori democratici e dei diritti dei cittadini. A più latitudini, nel mondo, stiamo assistendo a un depotenziamento dei servizi e del perimetro in cui agiscono le Pubbliche Amministrazioni. Questa tendenza è spesso motivata dagli alti costi di alcuni servizi pubblici e dalla difficoltà di renderli economicamente sostenibili.
La risposta alle difficoltà con cui la Pubblica Amministrazione è chiamata a misurarsi non può essere però un suo depotenziamento. Al contrario, la gestione della “cosa pubblica” deve evolversi per trovare soluzioni e risposte sempre più efficaci ai problemi e alla crisi di credibilità che la riguardano, senza tradire quei principi fondamentali che dovrebbero essere alla base della sua identità. Le istituzioni sono e devono restare il cuore pulsante della vita democratica. Tuttavia, la democrazia non è un sistema che si autosostiene: ha bisogno del contributo costante, consapevole e responsabile dei cittadini, delle comunità locali, delle organizzazioni e delle imprese. È da questa sinergia che si costruisce una democrazia viva, inclusiva, capace di rispondere alle sfide del presente senza tradire i principi che necostituiscono le fondamenta. Forum Civica torna per essere ancora una volta uno spazio in cui confrontarsi e interrogarsi sul significato più profondo del “servizio pubblico” e sul modo in cui tutti – nessuno escluso – possono contribuire alla sua rigenerazione.
15 ottobre
Ore 18.00 – Arrivo a Camaldoli
Ore 19 – Buffet di benvenuto e cena
Ore 21.00 – Ventotene: i protagonisti oltre il Manifesto
di Piero Graglia, Professore di Storia delle relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Milano.
Organizzato con la collaborazione di NATA Teatro
Il Manifesto di Ventotene rappresenta una delle pietre miliari del pensiero europeo del Novecento, un testo capace di indicare una visione di pace, unità e democrazia in un continente devastato dalla guerra. Troppe volte letto attraverso la lente di polemiche contingenti e appropriazioni strumentali, questo incontro intende restituire al Manifesto il suo significato storico e ideale, valorizzando la forza innovativa delle idee e il coraggio dei suoi protagonisti. Un’occasione per rileggere Ventotene al di là delle dispute, riportando al centro la portata straordinaria di un progetto politico e umano che continua a parlare al presente e al futuro dell’Europa.
16 ottobre
Ore 9.30 – Saluti istituzionali e introduzione
Ore 10.30 – 11.00 | Le istituzioni come presidio democratico
di Edoardo Ongaro, Professore Ordinario di Public Management presso la Open University.
Le istituzioni sono i luoghi in cui i diritti ed i doveri prendono forma concreta e si traducono in servizi, tutele, giustizia. La lectio magistralis propone una riflessione sull’importanza delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche in un momento di crisi della fiducia nel rapporto tra cittadini ed istituzioni e delle istituzioni tra di loro. Questa riflessione vuole riportare lo sguardo sulle istituzioni e sugli attori della cosa pubblica, su chi, nell’amministrare, tiene accesa la fiamma della “cosa pubblica”. Si tratta di ridare anima alla funzione pubblica, di realizzare riforme che facciano seguito ad una visione “alta” delle istituzioni basata su un ripensamento delle forme della democrazia in relazione alle sfide contemporanee, nelle quali il livello nazionale, europeo ed internazionale/mondiale si interconnettono. Le Istituzioni possono essere argine alle paure e spazio in cui il cittadino sia parte viva di un destino comune.
Ore 11.30 – 13.00 | Tavola rotonda – Democrazia sotto pressione: istituzioni pubbliche e nuove sfide
La tavola rotonda propone un confronto tra rappresentanti delle istituzioni, studiosi e attori della società civile per riflettere sulle principali minacce alla vitalità democratica e sulle risposte possibili. Al centro del dibattito vi saranno le innovazioni democratiche – dalla democrazia diretta a quella deliberativa, digitale ed elettorale – e le riforme della Pubblica Amministrazione. Quale ruolo possono giocare le istituzioni pubbliche nel promuovere partecipazione, fiducia e trasparenza? Quali riforme possono rafforzarne la legittimità e la capacità di agire? Un dialogo aperto per mettere a fuoco buone pratiche, esperimenti virtuosi e sfide ancora aperte nella costruzione di una Pubblica Amministrazione che possa essere la risposta più decisa per la crescita del territorio.
- Antonio Campati, Ricercatore di Filosofia politica, Università Cattolica del Sacro Cuore
- Jonathan Kamkhaji, Research Fellow, Florence School of Transnational Governance, EUI
- Francesco Rossi Salvemini, Consigliere economico presso la Rappresentanza in Italia e membro della Task force per le riforme e gli investimenti della Commissione europea
- Asia Trambaioli, Vicesindaco del Comune di Gaiba e Presidente dell’Associazione Comuni virtuosi
- Raffaele Varriale, Dirigente Ufficio IX Ispettorato Generale per la Finanza Pubbliche Amministrazioni, RgS
Ore 15.30-18.00 – Visita alla mostra “Tocco femminile. L’eccellenza di incisore, pittrici e letterate tra il XVI e il XIX secolo”
curata da Alessandra Baroni e Don Ubaldo Cortoni OSB Cam.
21.30 – Spettacolo teatrale – C’era una volta la guerra
Teatro di Emergency
C’era una volta la guerra è un titolo che potrebbe sembrare un’utopia. Utopia non è una parola adatta soltanto ai sognatori, ai poeti o ai pazzi. Non significa fuga dalla realtà, ma capacità di immaginare qualcosa che non c’è ancora e dargli la possibilità di accade. Ce lo dimostrano persone che negli anni si sono opposte e hanno saputo inceppare il “meccanismo” della guerra. E sono le loro storie che prendono vita sulla scena di questo spettacolo organizzato dal teatro di Emergency.
17 ottobre
Ore 9:30-10.00 | Lectio magistralis – Infrastrutture della democrazia: prossimità, fiducia e governance nell’era globale
di Fabrizio Tassinari, Direttore esecutivo della Florence School of Transnational Governance, European University Institute
Per rafforzare la tenuta della democrazia in un’epoca segnata da crisi simultanee – geopolitiche, ambientali, sociali occorre riconoscere e rafforzare quelle “infrastrutture invisibili” che rendono concreta e duratura la partecipazione democratica. Le comunità locali, in particolare, rappresentano spazi privilegiati in cui sperimentare forme innovative di coesione sociale, collaborazione pubblico-privato, ascolto attivo e progettazione condivisa. In questo scenario, la sfida non è solo tecnica o amministrativa, ma profondamente politica: ricostruire la fiducia come bene comune, restituire significato al “pubblico” come spazio abitato, riconoscere la complessità come risorsa. Coltivare la democrazia, oggi, significa investire nelle sue fondamenta culturali e sociali, per farne un’infrastruttura vivente, capace di sostenere il cambiamento e rafforzare il legame tra istituzioni e cittadinanza.
Ore 10:00-11.00 | Tavola rotonda – Istituzioni e società: alleati nella costruzione del bene comune
In un’epoca segnata da incertezza e trasformazioni rapide, affrontare le sfide globali richiede nuove forme di collaborazione tra istituzioni pubbliche, comunità locali, attori economici e cittadini. Questa tavola rotonda esplora come l’intelligenza collettiva – alimentata dal dibattito pubblico, dall’ascolto dei territori e da strumenti di previsione strategica – possa diventare una leva per immaginare e costruire soluzioni condivise. Attraverso esperienze di co-progettazione, rigenerazione urbana e welfare collaborativo, il dialogo metterà in luce le potenzialità di alleanze ibride e partecipative nella generazione di valore pubblico, innovazione e coesione sociale. Un’occasione per riflettere su come trasformare la complessità in risorsa, a partire dalle energie vive dei contesti locali.
- Giovanni Allegretti, Ricercatore senior e Direttore dell’Osservatorio delle Pratiche Partecipative dell’Università di Coimbra
- Federica Busillo, Direttrice del Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud – Ufficio per le politiche di coesione europee
- Nicoletta Parisi, Vicepresidente del Movimento Europeo Italia, Professore ordinario di diritto internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania.
- Antonella Valmorbida, Segretario generale di ALDA – Associazione Europea per la Democrazia Locale
11:30-12.00 | Assemblare le democrazie, imparare dalle pratiche
di Andrea Felicetti, Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giurisprudenza e Studi Internazionali dell’Università di Padova
La democrazia vive un periodo di crisi che comprensibilmente riceve ampia attenzione tra esperte ed esperti. Allo stesso tempo le democrazie contemporanee presentano anche una grande varietà di pratiche che però riceve meno considerazione. L’osservazione sistematica di queste pratiche offre preziosi spunti per migliorare la vita democratica, o quanto meno per contrastarne il più possibile il declino. Sulla base della maniera in cui la democrazia viene praticata nei movimenti sociali e nelle innovazioni democratiche illustro come le democrazie non siano sistemi ordinati e fissi ma assemblaggi in continuo movimento dove diversi attori concorrono a migliorare (o peggiorare) la vita democratica a seconda di incentivi che variano.
12.00 – 13.00 | Tavola rotonda – Digitale e democrazia: infrastrutture, diritti e partecipazione
La trasformazione digitale sta ridefinendo le forme della partecipazione democratica e il rapporto tra cittadini e istituzioni. Questa tavola rotonda affronta il nodo dell’interfaccia tra meccanismi partecipativi e infrastrutture tecnologiche, con particolare attenzione alle piattaforme open source, alla governance dei dati e all’uso dell’intelligenza artificiale nei processi decisionali pubblici. Al centro del confronto ci saranno anche le questioni legate all’accessibilità, ai divari digitali e al diritto alla connessione, con l’obiettivo di promuovere un’innovazione digitale fondata su trasparenza, equità e giustizia sociale. Il digitale, se orientato da valori democratici, può diventare un’infrastruttura civica capace di abilitare nuove forme di cittadinanza attiva e rafforzare la fiducia nelle istituzioni.
- Antonella Fancello, Docente, esperta di trasformazione digitale presso Anci, FormezPA e AgiD, consigliera nazionale e formatrice AICA
- Andrea Gaiba, Programme Manager, Florence School of Transnational Governance, European University Institute
- Emiliana De Blasio, Professoressa di Sociologia della comunicazione e delegata del Rettore per la Diversità, l’Inclusione e la Sostenibilità alla LUISS
- Elio Gullo, Dirigente Ufficio per la semplificazione e la digitalizzazione del Ministero per la Pubblica Amministrazione
- Cristina Michetelli, Delegata al Bilancio e Patrimonio della Città Metropolitana di Roma Capitale e Consigliera dell’Assemblea Capitolina
Ore 13.00 Conclusioni a cura della fondazione Next Generation EuroPA